La stagione olivicola è alle porte…ma come si faceva un tempo la raccolta delle olive?

La stagione olivicola è alle porte…ma come si faceva un tempo la raccolta delle olive?

Come ben sapete la raccolta delle olive sta per iniziare e presto sarà a disposizione il nostro olio EVO! Per produrre un olio EVO di qualità non basta solo avere le olive sane, senza difetti, ma è necessario anche saper indovinare il tempo di  raccolta esatto ed avere un ottimo frantoio per la produzione.

Per tale motivo, la raccolta viene effettuata con mezzi meccanici in periodi dell’anno fissi, vale a dire da inizio ottobre a massimo metà novembre, quando le olive sono tra il verde ed il brunastro/nero

In foto le nostre olive durante il processo di lavorazione.

 

Ma come si basava la raccolta delle olive un tempo? C’è da dire che in Calabria la produzione di olio EVO è andata via via aumentando negli ultimi decenni. L’amante dell’olio a bassa acidità e ricco in polifenoli, prima dell’uso di mezzi meccanici, quali pettini o scuotitori, realizzava la raccolta “stramazzandu” (scuotendo) le olive: utilizzando un bastone, i rami di ulivo venivano letteralmente sbattuti per far cadere le olive sulle reti. Questa tecnica di raccolta assicurava la produzione di un ottimo olio però in poche quantità. Nella nostra regione però la maggior parte della raccolta delle olive si basava sulla raccolta manuale, scopando o raccogliendo a mano le olive. Per intere giornate squadre di donne e uomini stavano chinati sotto gli alberi per raccogliere le olive e benché il lavoro fosse tanto quello che veniva prodotto era un olio lampante, destinato più che altro alla vendita industriale.